2 LE MANI IN PASTA LEA È UNA

10 KAUNO RAJONO SAVIVALDYBĖS ADMINISTRACINIO PASTATO RENOVACIJAI IR REMONTUI
11 FORMAS FARMACÉUTICAS SEMISÓLIDAS I POMADAS Y PASTAS ACTIVIDADES
2 LE MANI IN PASTA LEA È UNA

3 KAUNO MIESTO SAVIVALDYBĖS VALDOMŲ NEGYVENAMOSIOS PASKIRTIES PASTATŲ (PATALPŲ)
3 PASTATO LAISVĖS AL 96 SANMAZGO PRITAIKYMO NEĮGALIESIEMS KAPITALINIO
4 UTILIZACIÓN DE PASTA DE HIGUERILLA (RICINUS COMMUNIS L)

Modello

2


Le mani in pasta

Lea è una ragazza sveglia, vede le cose da fare, e non è di quelle che si tirano indietro quando c’è da rimboccarsi le maniche.


Lea, 20 anni, è su quest’alpe del Generoso da poco più di una settimana. Viene da Sachseln/OW e un’idea della campagna e dei lavori agricoli ce l’ha, anche perché in precedenza aveva svolto un servizio volontario in Romandia, in un’azienda che praticava principalmente la campicoltura. Con l’italiano si arrangia già bene, e con la famiglia che gestisce l’alpe riesce a discutere di molte cose, non solo di lavoro. «Ma non in dialetto, quello proprio non lo capisco...», dice quasi rammaricandosi.


Una storia che viene da lontano

Giuliano Livi, 54 anni, e la moglie Fiorenza, 49, sono i titolari di questa azienda agricola basata in Valle di Muggio, che produce formaggini (robiole e büscion), formaggelle e fornisce la pasta cruda per la produzione dello zincarlín all’omonimo caseificio produttore di questo particolarissimo formaggino. I Livi sono qui da generazioni: contadino era il babbo di Giuliano, contadini erano anche il nonno e il bisnonno. Contadino pure un figlio e con una gran voglia di esserlo una figlia. All’Alpe Balduana salgono da maggio a ottobre con armi e bagagli, il che quest’anno vuol dire con 24 mucche da latte, una trentina di capre, otto maiali, conigli, galline, due cani pastori bergamaschi e due gatti.


Nei periodi di massima produzione, si mungono 180 litri di latte di mucca e 50 litri di latte di capra al giorno, ma adesso che siamo già in ottobre le bestie stanno entrando nel periodo dell’asciutta e la resa va calando.


«Siamo in contatto con Agriviva da anni, non so più nemmeno con esattezza da quanti», racconta Fiorenza. «Sono venuti tanti giovani quando avevo i bambini piccoli, poi per un certo periodo non ne ho più avuti. Ho ricominciato cinque anni fa.» Esperienze? «In generale buone, le delusioni o gli insuccessi sono stati pochi», continua Fiorenza.


Dal campo al caseificio

Lea intanto è tornata dal giro di controllo nel pascolo sotto la cascina e si sta preparando ad aiutare in caseificio. Tocca a lei stavolta mettere le mani in pasta sotto gli occhi vigili di Fiorenza, che poi mette in forma i büscion. «Devo mungere le capre, pulire i secchi e poi riordinare, due volte al giorno. E ogni tanto devo pure mettermi ai fornelli», spiega Lea. Il lavoro non è troppo duro, faticoso a volte sì, sono soprattutto i secchi a pesare, ma sopportabilissimo. «Qui ho imparato a conoscere le capre e a fare il formaggio. Sono molto contenta.»


Coi piedi per terra

Per Lea la permanenza sul Generoso sta per terminare. L’attende un futuro rurale? «Mmh, non so. Studio per diventare maestra. Fare la contadina non è dunque nei miei progetti. Ma nella vita non si sa che cosa può succedere, chi si incontra, che occasioni si avranno. Chi vivrà vedrà!», dice con filosofia.


Anche il nostro incontro volge al termine. Fiorenza ci regala i formaggini, Lea ritira il bucato steso ad asciugare perché minaccia di piovere e si cambia per andare a cercare le capre. Le diamo un passaggio, nella speranza di vederle anche noi. Lea tira il collo per controllare se si sono radunate nei posti abituali, ma delle capre nemmeno l’ombra. Dopo un paio di chilometri scende. Dovrà rifarsi tutto il tratto a piedi, trovarle e convincerle a seguirla. Ma è questa la vita del contadino, scandita dai ritmi naturali, non dall’orologio.



Il mio joystick è il forcone, la mia chatroom è il pollaio


Cambiano i tempi, cambia anche il nome. Dopo tanti anni, il Landdienst si rinnova e diventa Agriviva. La denominazione era ormai antiquata, sapeva tanto di "servizio alla patria", e per di più non era tradotta e ben comprensibile nelle altre lingue nazionali. Oggi l'offerta si rivolge ai giovani tra i 14 e i 25 anni curiosi di capire come funziona l'agricoltura, di vivere una realtà diversa, di entrare in contatto con valori e ritmi differenti da quelli vigenti nella vita urbana. E di scoprire come, lavorando a stretto contatto con la natura, molte volte il successo dipenda da fattori non influenzabili dall'uomo, a cominciare dal tempo.

Internet: www.agriviva.ch




40 MATERIALES DENTALES PASTAS ZINQUENÓLICAS PASTAS ZINQUENÓLICAS SON MATERIALES
4PIELIKUMS DEMONTĒJAMO MATERIĀLU UN IEKĀRTU APTUVENS APRĒĶINS STABI PASTABI
50 CAPÍTULO 1 1 GENERALIDADES 11 PASTAS DEFINICIÓN CLASIFICACIÓN


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