LA MINIERA DI FUNTANA RAMINOSA A GADONI UN TESORO

LA MINIERA DI FUNTANA RAMINOSA A GADONI UN TESORO






LA MINIERA DI FUNTANA RAMINOSA A GADONI UN TESORO

 

 La Miniera di Funtana Raminosa a Gadoni

Un tesoro immerso nel verde dei boschi della Barbagia


LA MINIERA DI FUNTANA RAMINOSA A GADONI UN TESORO

di Tarcisio Agus

Commissario Straordinario del Parco Geominerario

Iglesias, 4 dicembre 2017

 Sabato 2 Dicembre 2017, presso il Centro Polifunzionale di Gadoni, si è tenuto un importante convegno intitolato “Funtana Raminosa: una miniera di opportunità”. Ai lavori, moderati dalla gadonese Veronica Moi, hanno preso parte il Sindaco di Gadoni Francesco Mario Peddio e l'Assessora Regionale all'Industria Maria Grazia Piras.

La giornata di studi ha visto il contributo di diversi e qualificati oratori. Tuttavia, la presenza del Parco Geominerario è stata particolarmente apprezzata perché ritenuta necessaria al dibattito sul futuro dell’importante sito minerario che ha forgiato la comunità gadonese, immersa fra le splendide montagne della Barbagia. “Funtana Raminosa” è infatti compresa fra i siti che l’Ente intende riaprire alla fruizione entro il 2018, rendendola un’importante attrattore culturale e turistico della terza area del Parco che dalla storica miniera prende il nome .

Il toponimo “Funtana Raminosa”, letteralmente “Fontana del rame”, suggerisce quale significativo valore abbia avuto questo minerale nel più ampio contesto della Storia della Sardegna. Infatti, combinato con lo stagno, fu ampiamente utilizzato sin dall’epoca nuragica per la produzione del bronzo. Tale prezioso metallo, abilmente fuso e lavorato, caratterizzò una parte importante dell'era nuragica, risalente al XIII secolo a.C., con la produzione dei bronzetti, raffiguranti personaggi delle varie classi sociali, animali domestici, vasi, carri e navicelle.

Visitare “Funtana”, così come la chiamano amorevolmente i gadonesi  è sempre una emozione. Distante dall'abitato alcuni chilometri, siede sul costone della colorata montagna ricoperta da noccioleti e roverelle, sovrastando il rio “Saraxinus”.

Il primo colpo d' occhio, arrivando a “Funtana”,  è catturato dalla splendida struttura della laveria che si distende a gradoni, con le sue ampie finestre rettangolari, quadrettate all' inglese.

Il sito, protetto dai gadonesi e dall'opera incessante di Igea s.p.a che lo ha restaurato e lo custodisce, ne hanno conservato integra la struttura e la sua articolazione, con tutte le attrezzature e macchinari necessari alla separazione del minerale dallo sterile, dovuto all'abbattimento complessivo del filone minerario e della roccia che lo conteneva.

Aprire il portone ligneo, quasi stessimo entrando in una vecchia cantina, è suggestivo, e subito ci assale l'acro odore delle sostanze chimiche utilizzate nell' articolato  complesso industriale.

Dall'alto della laveria, ove inizia un vero e proprio “percorso emozionale”, si vedono i tre fusti lignei che contenevano la soluzione di cianuro di sodio, primo elemento chimico nel processo di separazione gravitazionale. Seguono a cascata il mulino di frantumazione primaria e l'ulteriore impianto di trattamento che rende lo scavato quasi polvere, in preparazione dell'ultimo passaggio, legato alle celle di flottazione ove avviene la definitiva separazione: minerale e sterile.

Molti macchinari funzionano ancora e danno la reale sensazione del complesso dei suoni e rumori che invadevano i locali, coprendo ogni altra sorgente sonora, compresa quella degli operai che avvolti dall'articolato frastuono, operavano in silenzio con movimenti ed azioni decise perché  i macchinari non si inceppassero.

Funtana” non è un luogo accattivante solo per la laveria, abbiamo detto del paesaggio incontaminato ed immerso in un silenzio irreale, essa custodisce anche altri scorci, come l' impianto della seconda teleferica, resasi necessaria per il trasporto dei minerali, in testa alla laveria per il suo ambiente scosceso, nonché una sorta di villaggio minerario che fra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso prevedeva di ospitare almeno 2200 operai, dotandolo persino di aviosuperficie. Progetto che rimase in buona parte sulla carta, ma che non ha sminuito l'importanza della strategica miniera di rame, costituita da una rete di gallerie ove la natura, dopo esser stata privata del prezioso minerale, rende ancora oggi omaggio al visitatore con una splendida tavolozza di colori nei bui meandri del sottosuolo, cosparsi da variegate cristallizzazioni di solfati di rame verde - azzurro che ci trasportano in un mondo irreale e fantastico.

LA MINIERA DI FUNTANA RAMINOSA A GADONI UN TESORO

Un momento dei lavori della giornata di studio

 

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 Le strutture della laveria

 

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 I macchinari

 

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La visita agli impianti

 

LA MINIERA DI FUNTANA RAMINOSA A GADONI UN TESORO

Miniera di Funtana Raminosa. Societè Anonyme des Mines de Cuivre de Sardaigne. Certificato di una azione al portatore del valore di 100 Franchi emesso nel 1920 e stampato da Imp. Robert Freres di Nantes. (Arch. Parco Geominerario)






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