Ai margini della confusione c’è sempre il mare
Ai margini della confusione c’è sempre il mare
Il mare è certezza ancora appiglio
Per chi danza su una nave
Verso un porto sospeso
Per chi non conosce casa e non sente amore
Per chi viaggia sull’onda di una brezza alata
Respirando sale e fuggendo sabbia
Ai margini della confusione c’è sempre il mare
Il mare è la solida meta
Di chi naviga senza rotta
Sulla scia di un soffice dubbio
Il mare avvolge il dolore
Dilata il rimpianto in un secco vortice infinito
Il mare guida la mia nave
In un pigro vagabondaggio nell’abisso
Il mare è padre madre amante
Calda ovatta per l’orecchio
Dolce liquore per le labbra
Ai margini della confusione c’è sempre il mare
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