NDRANGHETA LEGA NORD PAVIA IL CASO DI ROSA GRAZIA

NDRANGHETA LEGA NORD PAVIA IL CASO DI ROSA GRAZIA






'NDRANGHETA LEGA NORD PAVIA

'NDRANGHETA LEGA NORD PAVIA

IL CASO DI ROSA GRAZIA ARCIFA

http://tangentopoli.files.wordpress.com/2010/12/signor_prefetto.doc

http://tangentopoli.files.wordpress.com/2010/12/doc1.doc

http://tangentopoli.files.wordpress.com/2010/12/prefetto.doc

http://tangentopoli.files.wordpress.com/2010/12/signor_prefetto1.doc

http://tangentopoli.files.wordpress.com/2010/12/al-presidente-della-corte-dappello.doc



La cupola dell'infiltrazione 'ndranghetista del PDL-LEGA NORD pavese (con sodalizi politico editoriali e giudiziari... che includono persino l'attuale Pool della Bocassini...esistenti tra testate del Gruppo Editoriale l'Espresso, come il quotidiano LA PROVINCIA PAVESE e con evidenti connivenze consumatesi tra la precedente amministrazione cittadina pavese del PD uscente nel Giugno 2009) ha assunto, negli ultimi tempi, pericolosissimi e feroci connotati di CONTROLLO TERRITORIALE ASSOLUTO che sta producendo gravissimi casi di vittime di mafia (e mafia politico giudiziaria tradotta in sommari processi politici in stile mafioso fascista).

LA SITUAZIONE E' SFUGGITA DA OGNI CONTROLLO!

La provincia di Pavia è vittima di gravi infiltrazioni mafiose e affaristiche che hanno trascinato questo territorio in una deriva di degrado irreversibile (il recente ritrovamento del cadavere decapitato lungo i confini delle province di Lodi e Pavia, rivela la presenza di feroci organizzazioni criminali locali coordinate da esponenti politico giudiziari affiliati alla 'ndrangheta, evidenti sinergie con la Camorra e con la mafia rumena) con leggi e poteri assoluti, dittatoriali e fascisti degni delle peggiori dittature politiche (AGGRAVATE DA SCHEMI MAFIOSI) , controllo assoluto che ha sganciato tale provincia dalle leggi e dai principi di diritto della Repubblica italiana, un territorio dove esistono poteri massonico mafiosi forti (vedesi i recenti fatti GARIBOLDI-ABELLI-CIOCCA-NERI-CHIRIACO-COBIANCHI) dove nemmeno le DIA-DDA di Milano e Roma hanno il coraggio (ne la volontà) di sgominare.

La provincia di Pavia, ha una strana storia di antichi rapporti con le mafie del sud Italia (le fondiarie agricole pavesi reclutarono, sin dagli anni '30 '40 manodopera sfruttata e vessata, ingaggiata nell'ex economia risiera selezionata dalle mafie calabresi e siciliane... antichi legami ora istituzionalizzati nello scenario politico attuale e con forti sinergie con le mafie rumeno-albanesi e importanti imprenditori edili del pavese, come i casi più gravi ed eclatanti di PIEVE PORTO MORONE... epicentro criminale di matrice affaristico-politico-giudiziaria PDL-LEGA NORD con gravi sodalizi estesi con le uscenti amministrazioni PD, cupola che controlla i territori del pavese orientale e del lodigiano occidentale... e delle AGENZIE ENTRATE di PAVIA-CORTEOLONA e le connivenze 'ndranghetiste della PROCURE DI PAVIA-VIGEVANO).

Uno dei casi più gravi è il licenziamento illegittimo della funzionaria e dipendente dell'Agenzia delle Entrate di Pavia, la dott.ssa ARCIFA Rosa Grazia.

Le motivazioni del licenziamento sono pretestuose ed illegittime (soprattutto alla luce dei recenti fatti che fecero emergere il controllo politico e tributario della GDF ed Agenzia entrate di Pavia, del falso avvocato tributarista ed ex funzionario di un ufficio finanziario pubblico, NERI Giuseppe, 'ndranghetista di seconda generazione, colluso e dialogante con importanti pubbliche amministrazioni pavesi come il Direttore Generale ASL Pavia, CHIRIACO Carlo, l'assessore pavese LEGA NORD, CIOCCA Angelo, le arcinote indagini che hanno visto protagonisti il parlamentare PDL ABELLI e la moglie GARIBOLDI negli scandali del lotto edilizio di Milano, il quartiere S. Giulia, la Impregilo Spa, la stessa famiglia Berlusconi (Paolo), il costruttore GROSSI e la banca luganese ARNER).

In uno scenario corruttivo estremo come quello (faticosamente e volutamente reso incompleto dalle scadenti, obsolete e incomplete indagini condotte dalla DDA-DIA di Milano) emerso negli ultimi 2 anni, dove sono arcinote le connivenze delle istituzioni pavesi (Prefettura, Questura, segreterie provinciali politiche, Magistratura) con il crimine organizzato... dove tutti sanno tutto e dove le connivenze criminali pavesi sono i "segreti di Pulcinella", l'ultima importante vittima della mafia politico giudiziaria pavese è la ex funzionaria tributaria ARCIFA Rosa Grazia, licenziata per aver espresso (in un blog) legittime critiche verso l'operato degli alti vertici tributari pavesi, protagonisti di omissioni, ingiustizie, sprechi e gravi negligenze.

Lo scenario "inquisitorio" allestito contro questa donna, rea di essere stata onesta e sincera e di aver semplicemente descritto quello che da oltre 10 anni si "consuma" nel panorama fiscale, finanziario e tributario pavese, dove i pochi dipendenti ancora onesti divengono (loro malgrado) testimoni di omissioni e manipolazioni amministrative e fiscali commissionate da politici e amministratori locali, vede come protagonisti, personaggi "istituzionali" pavesi, già "segnalati" da altre vittime di mafia.

FORTI CON I "PESCI PICCOLI" E CON LE VITTIME DI MAFIE E POTERI OCCULTI.

L'autore del presente articolo (LARGHI CLAUDIO) è una delle varie vittime di mafia pavese (Sindaco leghista COBIANCHI, di PIEVE PORTO MORONE, la principale amministrazione locale beneficiaria delle "protezioni" tributarie del falso avvocato tributario NERI Giuseppe, negli anni 2004-2010, benefici mai debellati e tutt'ora in corso), ed ha pagato a caro prezzo le denunce di attività mafiosa, denunce non politiche ma in qualità di vittima di mafia.

Anche per Rosa Grazia ARCIFA, i carnefici e le motivazioni della inquisizione sono molti simili e comuni al caso del sottoscritto (stessi PM, come la ROSSI, la ODDONE, il RIZZI... vedesi la lista di giudici e magistrati criminali nel web www.mafiaspa.net, stesso Prefetto, stessa cricca politico giudiziaria, che pur traboccante di inchieste e processi per affiliazioni 'ndranghetiste... si autoassolverebbe inquisendo i principali cittadini accusatori e vittime...)

Nel pavese, chiunque denunci diventa martire di sommari processi politici (il non essere leghista o berlusconista nel pavese è un peccato... il criticare le affiliazioni 'ndranghetiste della LEGA NORD -PDL è un reato penale...il denunciarne i crimini ed i sodalizi è un reato da pena capitale...) se ne pente nel giro di qualche settimana. Il sottoscritto è "formalmente" pentito... ovviamente non per sensi di colpa... o per non aver detto la verità... non avevo alternative... se la mafia esiste... se ne sono vittima... a qualcuno dovevo pur denunciarlo...

Le inquisizioni giudiziarie non coinvolgono avversari politici o giornalisti (tutti allineati al "giornale della mafia", costituito dalla Provincia Pavese... che si ha dedicato timidi spazi alla vicenda della ARCIFA... ma non ne ha realmente rivelato i retroscena...).



CONTROLLO TERRITORIALE ASSOLUTO.

Un giornalista di cui preferisco, al momento, non rivelarne l'identità... (viste anche le condotte ambigue assunte nel corso del tempo e visto che L'ORDINE DEI GIORNALISTI, proibisce le cronache di mafia, fatte salve le pseudo indagini antimafia della BOCASSINI...) mi ha rivelato... qualche mese or sono... che nelle more delle indagini DDA-DIA di Milano, emerge che la nuova tangentopoli lombarda degli anni 2002-2011 si distingue dalla precedente. La mafia ('ndrangheta, camorra, mafia rumena-albanese-russa) è il principale finanziatore imprenditoriale e politico. La stessa mafia è tuttavia coordinata dalle segreterie regionali dei principali partiti di governo e opposizione in Lombardia. La mafia è coordinata da imprenditori e politici e sembra che il coinvolgimento delle amministrazioni locali si attesti al 100% delle infiltrazioni. Il controllo territoriale lombardo è assoluto, con delle degenerazioni nelle province di Pavia, Milano, Lecco e Sondrio. Pavia detiene il primato di controllo territoriale politico mafioso verso la popolazione (collocamento al lavoro, raccomandazioni, concorsi, carriere, posti letto negli ospedali, sabotaggi elettorali, finanziamenti alle imprese, compravendita immobiliare, processi giudiziari truccati e corrotti... riciclaggio bancario che coinvolge la totalità degli istituti di credito... nomine politico-mafiose...lottizzazioni ASL...).

Malgrado l'allucinante scenario del pavese e della Lombardia, sia addirittura oggetto di dossier investigativi... la "frangia" politica del Pool BOCASSINI-ROBLEDO-BRUTI LIBERATI-NOBILE-SICILIANO, etc... non vuole procedere alla repressione di uno dei peggiori fenomeni di controllo criminale del territorio al mondo. Le motivazioni sono molto semplici. La cupola criminale lombarda (che ha importanti estensioni nel Piemonte, nel Veneto, e in Liguria, regioni dove Prefetti, Questori e giudici migrano dal pavese...) non si è costituita per caso... e la medesima non è stata nemmeno oggetto di reali indagini antimafia. La cupola è stata costituita dalle massonerie politiche. Il fatto che la BOCASSINI arresti un NERI Giuseppe... non comporta che la BOCASSINI abbia condotto ottime indagini... semplicemente la BOCASSINI è stata incaricata dalle massonerie (per operazioni di facciata...) di procedere ai decreti di cattura della manovalanza mafiosa al servizio degli amministratori locali... infatti nelle indagini dell'ultimo biennio, a fronte di centinaia di migliaia di politici locali e regionali coinvolti, nessuno di questi è stato oggetto di arresti... ma solo di indagini con esito positivo... limitandosi alla sola manovalanza. Tale "tattica" ha molteplici significati, tra i principali, l'allestire operazioni di facciata, preservare l'integrità della cupola 'ndranghetista della LEGA NORD-PDL "offrendola" ad una possibile "migrazione" legislativa verso alleanze con il PD... non alterare un impianto finanziario (il riciclaggio mafioso) che produce ricchezza e beni per la stessa classe politica, imprenditoriale e dirigente.



LO SQUALLORE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Tutti sanno... che oggi... coloro che lavorano nelle pubbliche amministrazioni (e non fanno parte dei "giochi sporchi") subiscono (come vittime e testimoni) i poteri corruttivi forti delle mafie politico giudiziarie vivendo da vittime situazioni di emarginazione e di vessazione che possono poi "culminare" in "esternazioni" difficilmente evitabili, dopo anni di esperienze negative e di vero e proprio mobbing aziendale attuato verso soggetti "non allineati" e loro malgrado.

Si presume che questo sia il caso della ARCIFA.



Le motivazioni del licenziamento sono sproporzionate rispetto alle cause. Le critiche erano rivolte, in generale, agli schemi amministrativi delle Agenzie delle entrate italiane e non miravano a colpire un obbiettivo mirato. Non sono stati fatti nomi, ne casi specifici... del resto... tutti coloro che lavorano nelle pubbliche amministrazioni... ne vedono e ne sanno di tutti i colori... NON ESISTE NESSUNA LEGGE CHE NE IMPEDISCA L'ESPRESSIONE DI CRITICA. Nel caso della vicenda della ARCIFA, nessun segreto professionale (ammesso che sia mai esistito) venne mai violato... l'unica colpa è quella di non aver mantenuto il clima di OMERTA' invece preteso dalla mafia leghista pavese (sino a qualche anno fa, non leghista ma PDellina... con qualche nostalgia di ritorno di alleanza... con buona pace e benestare della BOCASSINI...). In sintesi... un "sano sfogo liberatorio" viene punito con il massimo della durezza... e la cosa ha coinvolto anche i famigliari... esattamente come avveniva ed avviene tutt'ora nelle regioni italiane a controllo mafioso...

Come avvenne per il caso di CLAUDIO LARGHI, il diritto di critica (in qualità di vittime di mafia) verrebbe negato e travisato nel reato di diffamazione, reato da punirsi con tutti i mezzi possibili, avvalendosi, non solo della mafia giudiziaria, ma anche del controllo territoriale mafioso che contraddistingue l'intera provincia di Pavia. Uno dei "sistemi" adottati (sia per il sottoscritto che per Rosa Grazia ARCIFA, che per altre vittime di mafia politico-giudiziaria) consiste nell'impedire la rivendita di immobili, con reiterati fallimenti degli incarichi di vendita (sistematicamente boicottati dalle agenzie immobiliari controllate dalla mafia pavese) in esclusiva della propria casa. Questa "misura" non è stata adottata nemmeno nella Sicilia mafiosa degli anni '80. Altro sistema sono atti giudiziari e articoli diffamatori e denigratori pubblicati sul quotidiano "LA PROVINCIA PAVESE", come in diversi casi, e per numerose vittime di mafia locale avvenne.

Tali vincoli, sono indipendenti da legami clientelati e/o politici... SONO DELLE IPOTECHE MAFIOSE (vedesi anche il caso di PIEVE PORTO MORONE) iscritte dagli artefici della mafia politico giudiziaria pavese che vuole impossessarsi dei beni altrui non ancora predati dalle organizzazioni criminali.

CI CHIEDIAMO CHE RUOLO ABBIA AVUTO GIUSEPPE NERI (guarda caso un avvocato tributarista ed ex funzionario dell'agenzia delle entrate dove lavorava la ARCIFA) NEL GESTIRE LE ASTE GIUDIZIARIE E NEL COLLOCARE ILLECITAMENTE DEI CONSULENTI FISCALI NELLE AGENZIE DELLE ENTRATE, DEL TERRITORIO PAVESE E DELLA COMMISSIONE TRIBUTARIA, ONDE COPRIRE I MANCATI CONTROLLI TERRITORIALI VERSO SINDACI, BANCHE, AZIENDE, POLITICI E COMUNI LUOGO E TEATRO DI RICICLAGGIO E ATTIVITA' CRIMINALE E MAFIOSA.

UNO COME NERI, HA COMMESSO (IN CIRCA 10 ANNI) PROPRIO LE AZIONI DI INGIUSTIZIA, SPRECO, OMISSIONE, CORRUZIONE PRESSO L'AGENZIA DELLE ENTRATE DI PAVIA E CORTEOLONA.

Credo, senza "macchiarmi" di megalomania... CHE LE INDAGINI DELLA BOCASSINI, NELLA REALTA' PAVESE... SIANO FORSE STATE CONDOTTE PERCHE' TROPPE CRITICHE (SIA DAL SOTTOSCRITTO, SIA DA ALTRI...) PROLIFERAVANO SULLA MOSTRUOSA REALTA' PAVESE (CHE HA FORTE DIRAMAZIONI IN TUTTA LA LOMBARDIA E ITALIA) ... NON SI POTEVA PIU' NASCONDERE L'EVIDENZA... TUTTAVIA LE MASSONERIE... ADOTTANO ALCUNE ASTUZIE... COME QUELLE DI LASCIARE IMPUNITI SINDACI E PREFETTI E MAGISTRATI AFFILIATI AL CRIMINE. ABBIAMO I CASI PIU' ECLATANTI DI ANGELO CIOCCA... DELLO STESSO COBIANCHI... PER NON PARLARE DEL "DUETTO" ABELLI GARIBOLDI (IL "FARAONE" E' ABITUATO AL TRASFORMISMO.... NEGLI ANNI '60-80 ERA DEMOCRISTIANO, POI SOCIALISTA, POI FORZA ITALIA, POI PDL.... E DOMANI COSA SARA'?... UN PARLAMENTARE O SENATORE DEL PD?...) DA QUESTE "CARRIERE" SI COMPRENDONO LE INDAGINI DELLA BOCASSINI (CHE GRAZIE A LEI, A DI PIETRO, A BORRELLI A COLOMBO... BERLUSCONI DEVE LA SUA MIRABILANTE CARRIERA POLITICA!. LA BOCASSINI HA ASSOLTO (SENZA INDAGARLI) PERSONAGGI COME ABELLI-CIOCCA-COBIANCHI...



LA GOGNA PAVESE

Come avvenuto per il sottoscritto LARGHI CLAUDIO, anche per Rosa Grazia ARCIFA l'organo inquisitore è ancora una volta il Tribunale di Pavia che vorrebbe accogliere le illegittime tesi della Dirigenza dell'Agenzia delle Entrate di Pavia che avrebbe mal digerito le rivelazioni legittime espresse dalla Sig.ra ARCIFA.

Le istituzioni pavesi promuovono e pretendono l'omertà e la connivenza con la corruzione ... coloro che "sgarrano" (anche se vittime) pagano cara la violazione della OMERTA'



I VERI AUTORI DI DIFFAMAZIONE.

La diffamazione non è di coloro che denunciano e criticano (in qualità di vittime), ma di coloro che denigrano le vittime. Uno dei principali "giornali della mafia" è la Provincia Pavese... dove persino NERI divenne oggetto di articoli (non in qualità di mafioso ma di solerte funzionario) e dove molti, troppi sindaci collusi, giudici collusi, politici collusi... hanno spazi di elogio e piedistalli di granito dove innalzarsi... così non avviene per le vittime di mafia... paradossale che un quotidiano di sinistra (gruppo Editoriale L'ESPRESSO, Spa con azionisti nell'attuale PD) molti sindaci leghisti (in odore di mafia) trovino spazi di propaganda elettorale... questo puzza di massoneria e puzza di BOCASSINI...



Claudio Larghi (vittima della 'ndrangheta di PIEVE PORTO MORONE)






Tags: grazia arcifa, rosa grazia, grazia, ndrangheta, pavia